Pauline e Michele Matrimonio italo-franco-vietnamita a Venosa

Sottotitolo: La Coccinella

fotografie spontanee

E’ vero che la coccinella porta fortuna? In molte culture occidentali la coccinella è un simbolo di buon auspicio e di fortuna; e a cavallo tra l’estate e l’autunno ne sono presenti tante nel nostro territorio. Questa giornata si è aperta così, con una coccinella che camminava sul cesto di frutta celebrativo che nella cultura asiatica viene donato alle divinità e agli spiriti degli antenati; e ancora abbiamo ritrovato la coccinella durante le foto tra gli stupendi vigneti della Cantina Re Manfredi, dove si è svolta la festa.

Ho scelto di essere un fotografo di matrimonio circa 10 anni fà (anche se ho passato tutta la mia adolescenza ad aiutare mio padre anch’egli fotografo di matrimoni) e questo è stato il matrimonio più bello e particolare a cui ho mai partecipato. Oggi vi presento Pauline e Michele.

Michele è un elegante ragazzo di Venosa, la città di Orazio e del buon vino, un borgo tra i più belli del Sud, traferito in Francia per lavoro e per amore; Pauline è una ragazza dolcissima, di origini vietnamite, e di madre francese. Mi hanno trovato sul web e abbiamo subito stabilito un feeling naturale, che mi porta a credere di aver trovato due nuovi amici.

Pauline ha creato anche un account instagram @nozze lucane con cui ha comunicato ai suoi invitati molte informazioni utili anche a visitare il sud Italia e in particolare la Basilicata, da sempre una delle regioni più remote d’Italia e per questo preservata nella sua originalità e nel suo carattere, questo account è stato utile anche per mantenere un certo legame con tutti, data la costante incertezza a cui ci sta abituando questa pandemia.

Ci ho tenuto tanto a realizzare questo matrimonio, perchè fin dalla prima videochiamata ho sentito una vibrazione positiva nelle parole che ci siamo scambiati e i ragazzi hanno avuto fin da subito una grande fiducia in me, caratteristica che normalmente mi stimola sempre a dare il meglio, seppure quasi al termine di una stagione faticosissima, quella del 2021, in cui ho lavorato quasi senza pause.

Pauline e Michele hanno organizzato un matrimonio complicatissimo, a Venosa, in Basilicata (non esattamente l’ombelico del mondo), quasi tutto da remoto da Parigi, ospitando invitati provenienti da tanti paesi del mondo, dal Vietnam, Francia, Inghilterra, Svezia, Grecia, Spagna, Australia, Senegal e Turchia; celebrando un doppio rito cristiano e buddista, nella Cattedrale di S.Andrea e nella bellissima Cantina Re Manfredi, il rito in chiesa tral’altro celebrato il triplice lingua italiano, inglese e francese, permettendo così a tutti di seguirne i passaggi. Hanno avuto fornitori da tutti i lati: i fiori secchi in primis, mai visti così originali, direttamente dalla Francia da @Rosa Cadaquès; inviti, partecipazioni e libretti tipografici bellissimi da @Elena Radeva-Skylar Press; la musica della band @Kalinka dal Salento; il catering S&P da Matera; e infine il fotografo forse il più “di zona” me, dalla Puglia.

Pauline e Michele hanno dato un grande spazio alla celebrazione degli antenati, al ricordo di chi non c’è più nelle nostre famiglie, e in questo hanno toccato una corda molto sensibile del mio animo, per me che ancora sento il dolore di aver perso il papà in questo pazzo anno. Il rito è stato celebrato dalla cugina della sposa in rappresentanza di tutta la famiglia vietnamita, ed è stato sicuramente il momento più emozionante della mia giornata, almeno per me. Stiamo infatti perdendo sempre più l’abitudine di celebrare i nostri avi, dando peso a cose superflue e alla smania di fare festa; ne ho visti fin troppi di matrimoni privi di emozione e festeggiati in maniera standard, questo invece mi ha colmato con tutte quelle emozioni, quell’essere famiglia, a qualsiasi latitudine.

Gli allestimenti per la cena in una tenso-struttura che è stata decorata elegantemente con tavoli imperiali in legno e sedie impagliate, anch’essi tradizione tipica del sud italia, tovaglie rosse, candele e fiori secchi. E poi la festa, con la musica popolare e tradizionale dei Kalinka, che ha saputo sorprendere tutti gli invitati con ritmi di tarantella coinvolgenti e sfrenati, e musica d’autore italiana e internazionale. Ma non solo balli! Anche tante sorprese, discorsi e dediche da tanti amici, giochi e videoproiezioni, una serata lunga che si è conclusa dopo la cena con un party sul prato fino a tarda notte.

Con me a fotografare questa giornata Nicola Petrara, che a sua insaputa è uno dei miei maestri, uomo gentile e colto, che mi ha sempre aiutato tanto e particolarmente in questo 25 settembre 2021 mi ha garantito la sua presenza fin dai primi momenti della giornata; e la fedele Annarita Ardino, ragazza brillante e dotata, mia allieva già da qualche anno, che anno dopo anno riesce a migliorarsi cercando stimoli e ispirazioni da più generi fotografici, anche lei oltremodo utile in questa giornata multiculturale con i suoi studi linguistici. Come sempre per me il risultato è frutto di un lavoro di una squadra, è la chiave del mio successo ed è il modo in cui mi piace lavorare.

Insomma una giornata memorabile, che credo abbia divertito tutti e chiunque ricorderà come tale…soprattutto i bambini che si sono sbizzarriti correndo liberi dovunque; uno di quei matrimoni che ricorderemo a lungo, una di quelle coppie a cui auguro tanta fortuna…così come la Coccinella!

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