Un matrimonio sul mare fatto di creatività, danza e luce.

Questo racconto è stato fotografato interamente in analogico, con Nikon FE2 e pellicola Kodak Gold 200.

Nel 2025 ho deciso di rallentare la mia fotografia: ho ripreso in mano la Nikon FE2 di mio padre e ho iniziato a raccontare i matrimoni in pellicola, con la calma e l’attenzione che questo mezzo richiede. Scatti più pensati, meno ripetibili, più veri.

L’intreccio della mia famiglia è profondamente legato ai nomi che portiamo. Io porto il nome di mio nonno, Luigi Porzia, così come mio padre e mio figlio portano quello del bisnonno, Mauro Porzia.

Scrivo questo articolo qualche settimana dopo la morte di nonno Luigi e a quattro anni dalla scomparsa di mio padre.

Raccontare di loro è un modo per ricordare valori, passioni e ricordi indelebili che oggi continuo a portare avanti.

Questo polittico quindi racconta l’unicità che si combina con altre unicità, dando vita a un insieme, metafora della società, dove il tutto che a volte può sembrare omologato, a guardarlo da vicino, mostra quanta ricchezza ci sia nella singola persona.